Se la provincia di Grosseto &eagrave stata in passato una terra esposta alla malaria e al banditismo, ai giorni nostri quei tetri fantasmi sono ricordati con ironia nella commedia Domani accadrà dove recitano dei giovani Nanni Moretti e Paolo Hendel.
Set cinematografico in provincia di Grosseto: alta Maremma (Pitigliano, Sovana)
La vita scorre piatta e tranquilla per gli amici Edo e Lupo (Paolo Hendel) fino al giorno in cui i due mettono a segno una rapina. Da allora, posta una taglia sulla loro testa, si ritroveranno a sfuggire ad un gruppo di soldati, disertori senza scrupoli, attraversando una serie di avventure che porteranno i due a prendere strade distinte.
Dalla trama il film può sembrare un western, e in effetti gli ingredienti ci sono; cowboy e natura aspra e selvaggia compresi, solo che si tratta di butteri e l’ambientazione è quella della Maremma ottocentesca, attraversata in lungo e in largo, lungo sentieri nel bosco e tra i canneti delle paludi.
A questo si aggiunga un bel cast in cui figurano Nanni Moretti, Margherita Buy, Ciccio Ingrassia, Angela Finocchiaro per un film che fa sorridere e che aiuta a riflettere divenendo quasi una favola filosofica. Non solo avventura, insomma.
AVVENTURA - DURATA 1:26:11
Maremma, 1847. Due butteri dal cuore candido, Lupo (Hendel) e Edo, inseguiti per una rapina, incappano prima in un terribile brigante, poi trovano rifugio nella villa del marchese Ombraviva. Qui, diventano le cavie di una scommessa filosofica tra il padrone di casa e un precettore seguace di Rousseau..
CAST
- Paolo Hendel, Giovanni Guidelli, Margherita Buy, Claudio Bigagli, Quinto Parmeggiani, Ciccio Ingrassia, Giacomo Piperno, Dario Cantarelli, Ugo Gregoretti, Nanni Moretti
- Regia
- Daniele Luchetti
- Sceneggiatura
- Daniele Luchetti, Franco Bernini, Angelo Pasquini, Sandro Petraglia
- Durata
- 01:32:00
- Genere
- Avventura
- Distribuito da
- TITANUS (1988) - VIDEOGRAM, NUMBER ONE VIDEO
Trama
Alla fine del 1847, in Maremma, due butteri inesperti e sempliciotti, Lupo ed Edo, rapinano con poco successo il contabile della tenuta in cui lavorano: sono scoperti e accusati di essersi invece impossessati di un bottino ingente. Costretti perciò a fuggire, vorrebbero raggiungere le grandi città del nord, ma il padrone manda al loro inseguimento alcuni mercenari austriaci, cosicché i due amici debbono vagare, nascondendosi nei boschi. Vengono poi fatti prigionieri dalla banda del pericoloso brigante Gianloreto, che li vorrebbe uccidere, ma sono salvati dal provvidenziale arrivo dei mercenari, che danno battaglia ai banditi. Edo viene ferito e portato in salvo dal compagno che si rifugia con lui in una villa fortificata e isolata, in cui vivono il marchese Lucifero Ombraviva (con la famiglia) e un colto prete, il precettore Flambert che sono due tardo-illuministi. Costoro, per un esperimento sulla natura dell'uomo, ispirato alla filosofia del '700, fanno una scommessa fra di loro, e il precettore si impegna a trasformare in un mese Edo (che per lui è il prototipo del "buon selvaggio") in un signore colto e ben educato, mentre Lupo verrà lasciato isolato alla sua vita selvatica. I due butteri vengono dunque divisi, e le cose vanno per Edo come era stato progettato: il ragazzo impara rapidamente, anche perché la sua maestra è la bella e giovane marchesina, che gli cura la ferita e diventa sua amante. Intanto Lupo, fuggito dal posto in cui era stato segregato, raggiunge una splendida villa, il Giardino dell'Armonia nella quale un progressista, Enea Silvio, guida una comunità di nobili, borghesi e plebei verso l'utopico traguardo dell'Armonia, e intanto anticipa il futuro, scoprendo: il frullino, il cavallo-vapore e l'elettricità. Qui Lupo s'innamora di una chimica, Vera, che fabbrica profumi e ricambia il suo sentimento. Ma la pace finisce quando un gruppo di carbonai dà fuoco alla villa, temendo che l'elettricità tolga loro il lavoro. Poiché intanto si diffondono i moti rivoluzionari, i nobili preoccupati fuggono, e così Edo e Lupo si ritrovano e riprendono insieme il viaggio, finché incontrata una spedizione di patrioti mazziniani, si uniscono a loro, dirigendosi di nuovo verso il nord.
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